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Dal Corso "Le molecole della Salute"

Vitamine K1 e K2 _ Scheda riassuntiva

Dott. Giovanni Marotta

ATTENZIONE! Non confondere la vit K2 con la vit K1 e vari sottotipi

Quando si parla di Vitamina K ci si riferisce infatti non ad una singola molecola ma ad una famiglia di sostanze.

E quando comprate integratori di vit K dovete ben conoscere la differenza!

Si tratta di un gruppo di molecole liposolubili le quali, a loro volta, attivano alcune proteine fondamentali per il nostro organismo che sono le proteine GLA.

Senza la VIT K le proteine GLA non si attivano, donde l’importanza di questo gruppo di attivatori che va genericamente sotto il nome di Vitamina K.

Teoria detta del "triage" o "smistamento"

VIT K1 e VIT K2

Nell’ambito della famiglia delle Vitamine K bisogna distinguere almeno due tipi fondamentali: la VIT K1 e la VIT K2.

La Vitamina K1 è quella della coagulazione (il nome K viene dal danese Koagulation).

La Vitamina K2 è detta anche Menachinone, e si manifesta in più versioni, a seconda della lunghezza della coda della sua molecola.

L’MK-4, che è meno attivo sul piano biologico. L’MK-7 che è un menachinone a catena più lunga e è biologicamente più attivo.

L’MK-4 è presente soprattutto nei prodotti animali.

L’MK- 7 è, in piccola parte, sintetizzato dai nostri batteri intestinali, mentre nella dieta è presente soprattutto in prodotti fermentati, in particolare derivati dalla soia quali il Nattò (MK-7) e non solo (vedi Nota 1).

Se assumiamo integratori la forma che ci viene proposta è per l’appunto la vitamina K2Mk7. Alternativa all’uso di integratori è il consumo del Nattò. VIT K2 fondamentale integrazione con la VIT D.

Abbiamo visto, quando abbiamo trattato la VIT D, che, se essa è importantissima per un buon livello di salute e di prevenzione di malattie infettive, infiammatorie, auto-immunitarie e degenerative, è altresì importante complementarla con la VIT K2.La combinazione delle due vitamine permette una sinergia utile anche in caso di malattie gravi.

La VIT D assorbe il calcio a livello intestinale e attraverso il sangue lo porta a tutti i tessuti, dove il calcio svolge un ruolo vitale, ma non deve depositarsi (se non in alcuni distretti in particolare).

Benefici della VIT K2

La Vitamina K consente alle proteine con le quali interagisce di legare gli ioni calcio, agisce come una guida accompagnatrice del calcio nell’organismo: lo fissa quindi nelle ossa e non nelle arterie e nei tessuti che non debbono indurirsi. Agisce anche rinforzando la struttura dei denti e degli anelli intervertebrali risultando utile pertanto nell’artrosi.

Per questo motivo la VIT K2 gioca un ruolo importante nella protezione da patologie gravi, soprattutto di quelle legate al deterioramento delle arterie: patologie cardiache in particolare (ipertensione, infarto, accidenti vascolo-cerebrali), mentre protegge invece dalla demineralizzazione, dall’osteoporosi e dal rischio di frattura.

Evita anche il deposito di calcio nel rene che può dar luogo a renella e calcoli.

In Giappone va in tutt’altro modo rispetto alle popolazioni occidentali, che sono molto soggette a osteoporosi anche precoce e trovano nelle malattie cardiache la più importante causa di morte.

Agli inizi del 2000 uno scienziato giapponese ha avuto l’intuizione che la solidità delle ossa della popolazione giapponese a una età avanzata e la bassa percentuale delle malattie cardiache dipendesse dal consumo costante di Natto, un fermentato di soja, generato dall’azione di un batterio: il Bacillus subtilis Natto.

Il Natto è il prodotto al mondo che contiene la maggiore quantità di VIT K2 sotto la forma Mk7, che è la forma più biodisponibile tra i vari tipi di VIT K2.

Contrariamente alle altre forme di VIT K, che sono attive solo per alcune ore, la VIT K2 Mk7 è efficace per molti giorni.

La VIT K2 potrebbe ridurre il rischio di cancro

Recenti ricerche in tal senso sostengono che la VIT K2 regola la espressione genica e risulta perciò un potente agente antitumorale. Lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition) aveva già indicato nel 2010 che un consumo elevato di VIT K2 riduce il rischio di cancro del 14% e di mortalità per cancro del 28%.

Nelle donne con pregresso cancro al seno in cura con anti estrogeni o inibitori dell’aromatasi il rischio osteoporotico è molto elevato. La VIT K2 avrebbe un doppio ruolo in queste pazienti, anti-tumorale e anti-osteoporotico.

Azione anti infiammatoria

Alla base di ogni beneficio c’è sempre una azione anti-infiammatoria. La riduzione dei livelli di infiammazione è benefica a tutti gli stadi ed è una delle ragioni per cui un buon livello di Vitamina K2 è uno strumento di longevità.

La potente azione anti-infiammatoria della Vitamina K2 potrebbe risultare utile in patologie quali l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla e altre patologie autoimmuni.

Azione anti-aging

Un deficit relativo di Vitamina K si verifica comunemente sia nell’invecchiamento maschile che in quello femminile.

È noto che l’incidenza di morbo di Alzheimer aumenta con l’età ed è maggiore nel genotipo con apolipoproteina E4: ebbene le concentrazioni ematiche di Vitamina K sono più basse nei soggetti con genotipo APOE4.

La Vitamina K2 si è dimostrata utile nella prevenzione del danno cerebrale da ictus e per antagonizzare l’invecchiamento sotto vari aspetti.

A livello cutaneo la vitamina K2 antagonizza la degradazione del collagene con chiaro effetto antiaging che si manifesta soprattutto con l’uso topico a livello palpebrale.

Fabbisogno

Vitamina K va integrata quotidianamente perché escreta rapidamente.

Come assumerla?

Fonti naturali di VIT K2

Riassumiamo quanto detto: La vitamina K2 alimentare deriva da varie fonti.

1. Alimenti fermentati, oltre al Natto anche alcuni formaggi tipo Brie.

2. In piccola parte è prodotta da alcuni batteri intestinali, purché il nostro microbiota sia in buone condizioni.

3. La forma MK-4 della Vitamina K2 è ottenuta anche dalla conversione, all’interno di alcuni nostri organi, della Vitamina K1 in K2, per cui un buon apporto di Vitamina K1, legato a un consumo abbondante di vegetali, soprattuto a foglia verde, è molto importante: verrà poi trasformato.

4. Grassi di origine animale quali uova e latte e derivati contengono VIT K2. Soprattutto se derivano da animali nutriti con vegetali e non con cereali e mangimi chimici. Gli animali accumulano K2 nei loro tessuti in proporzione diretta con la ricchezza in Vitamina K1 dei vegetali che assumono. Ovviamente la carne ed il latte di animali allevati al pascolo sono molto più ricche di questa vitamina rispetto agli animali tenuti in stalla e nutriti in modo contrario alla loro fisiologia. La stessa cosa del resto accade con l’acido alfa linoleico. Da qui si evince l’importanza di un buon pascolo e del benessere animale.

Si noti come il cibo spazzatura sia poverissimo di Vitamina K in generale.

Tossicità

https://www.my-personaltrainer.it/vitamina-k.html#150183

Sebbene non sia da escludere una possibile reazione allergica da integrazione, i fillochinoni e i menachinoni non sono tossici nemmeno a dosi elevate. Non è stato fissato un livello di assunzione superiore tollerabile (UL).

Mai per via endovenosa!

Però, somministrata per via endovenosa anziché per via orale, la Vitamina K1 è stata associata a gravi reazioni avverse come broncospasmo e arresto cardiaco.

Domanda frequente: se esagero con la VIT K2 e ancora di più con la K1 rischio di coagulare il mio sangue e incorrere in fenomeni trombotici?

Un eccesso di VIT K2 non è pericoloso perché non genera un aumento della coagulazione.

Istituti di nutrizione in cui hanno somministrato dosi elevate di VIT K2 per anni non hanno riscontrato fenomeni trombotici in migliaia di casi esaminati.

Studi sulla coagulazione del sangue nell’uomo utilizzando 45 mg / die di vitamina K2 (come MK-4) e persino fino a 135 mg / die (45 mg tre volte al giorno) di K2 (come MK-4), non hanno mostrato alcun aumento del rischio di coaguli di sangue. Anche dosi fino a 250 mg / kg di peso corporeo nei ratti non hanno alterato la tendenza alla formazione del coagulo di sangue.

Domanda frequente: se sto assumendo anticoagulanti posso prendere la VIT K2?

Dipende! Innanzi tutto la VIT K2 non ha il ruolo di attivare le proteine della coagulazione come invece la K1.

Poi la controindicazione è in relazione al tipo di anticoagulante che si sta assumendo: se è Eparina, Warfarin (Coumadin), o cumarinici come il Sintrom è vietata sia l’assunzione di integratori di VIT K1 sia l’uso eccessivo di vegetali che la contengono, soprattutto quelli che sono particolarmente ricchi di VIT K1.

Tra i vegetali più ricchi di VIT K1 il prezzemolo è il più dotato, ma anche bietole, cavoli, spinaci etc.

La K2 non ha effetti coagulanti.

Rispetto agli anticoagulanti di nuova generazione tipo Eliquis, Pradaxa, Xarelto, Lixiana etc posso assumere VIT K2?

Molte persone soggette a trombosi sia venosa che arteriosa e a fibrillazione atriale che determina la formazione di trombi nella cavità cardiaca, trombi che si staccano e vanno in circolo e possono determinare ictus, debbono assumere quotidiamente anticoagulanti a scopo preventivo.

Con gli anticoagulanti di nuova generazione l’assunzione di VIT K non è controindicata, né sotto forma di K2 e nemmeno di K1, in quanto questi farmaci bloccano un fattore della coagulazione che è il Fattore Xa, che non ha a che vedere con le funzioni della K.

Raccomandazioni

Sia la VIT K che la VIT D sono vitamine liposolubili e quindi si assorbono meglio se sciolte in un grasso.

Si raccomanda perciò di assumerle durante un pasto lipidico, in cui cioè sono presenti dei grassi, tipo olio, burro, pancetta, grasso del prosciutto, etc. Per tutti – e per i vegetariani in particolare – basta unirle a poche gocce di olio di oliva.

Domanda frequente: la VIT D e la K2 vanno assunte separatamente in momenti diversi della giornata?

C’è chi raccomanda di prenderle separatamente. Più spesso si trovano associate in molti integratori e io consiglio di prenderle insieme, altrimenti si aumentano i compiti quotidiani e c’è il rischio di dimenticanza.

Soggetti in cui è indicata la supplementazione di Vitamina K2

I benefici della vitamina K2 possono essere individuati in ogni età della vita.

Durante il primo trimestre di gravidanza la Vitamina K2 è importante come l’acido Folico perché essenziale per lo sviluppo dei denti primari e di una sana struttura ossea facciale.

Nel secondo trimestre la K2 è essenziale per gli abbozzi dei denti definitivi e per la formazione dello scheletro.

Bambini ed adolescenti, a causa delle strutture dentarie e scheletriche in vivace accrescimento, necessitano di generosi apporti di Vitamina K2.

Dopo i 50 anni sia gli uomini che le donne hanno necessità di integrare la Vitamina K2 per contrastare la perdita di massa ossea e la calcificazione vascolare.

Così come abbiamo visto per la VIT D, i soggetti obesi hanno una carente utilizzazione di Vitamina K perché viene sequestrata a livello del tessuto adiposo. In questi soggetti è utile la supplementazione.

Ripetiamo: Le persone che assumono Vitamina D dovrebbero sempre associare Vitamina K2 per evitare le calcificazioni ectopiche.

Fattori che predispongono a carenza di Vitamina K2

Le più frequenti cause di carenza di Vitamina K sono:

Patologie quali la stasi biliare, malattie epatiche, fibrosi cistica, morbo celiaco, infestazione da ascaridi interferendo sul metabolismo lipidico, riducono l’assorbimento intestinale di VIT K.

Terapie anticoagulanti con anticoagulanti di vecchia generazione a base di warfarina, come suddetto, interferiscono con il metabolismo-attivazione della VIT K.

Terapie antibiotiche

Poiché una importante fonte endogena di VIT K deriva dalla flora batterica intestinale, terapie antibiotiche prolungate possono portare ad una carenza di tale vitamina.

La Cucina fonte di vit K2

Come fare il Natto in casa

https://www.unagiapponeseincucina.com/natto/

questo sito insegna a preparare da soli il fermentato e riporta alcune ricette per utilizzarlo

https://www.ilgiornaledelcibo.it/natto-giapponese/

Il Natto non trova palati che sempre lo apprezzano, è un vero peccato

ecco la esperienza di una giapponese

https://rivistanatura.com/natto-il-re-dei-condimenti-che-purifica-la-pelle/

anche questa tradizionale potrebbe non trovare palati che la gradiscono, di certo è fortemente tonificante

https://cookingwithdog.com/it/recipe/natto-jiru/

Nota 1

Studio giapponese sul Nattò in donne in menopausa

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16614424/

Per chi vuole approfondire la conoscenza di molecole della salute ecco il link del Corso

https://bosco-di-ogigia.teachable.com/p/vitamine-corso?coupon_code=DAVIT