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Osteoporosi
Osteoporosi _1
Dott. Giovanni Marotta
L’osteoporosi è un problema molto diffuso che merita molta attenzione e che – a nostro avviso – va affrontato con una visione sistemica, non limitata a una prescrizione farmacologica.
Ci offre lo spunto per affrontare i temi sui quali ci stiamo battendo: prevenzione primaria, analisi e soluzioni al problema dell’invecchiamento, un pensiero medico che recuperi la visione della complessità in ambito biologico e dell’interrelazione terapeuta-Paziente.
Chiariamo i punti fondamentali
1_ L’osso è un tessuto vivo!
Un organo come tutti gli altri del nostro corpo. Non immaginiamolo come il classico scheletro.
È vivo, ampiamente irrorato da vasi sanguigni e si rinnova costantemente così come si rinnovano il fegato, la pelle, le mucose e ogni nostra struttura organica.
Tanto è vivo che a lui dobbiamo il nostro sangue e le cellule del sistema immunitario: infatti contiene il midollo osseo che ha la funzione di produrre i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.
Ne produce costantemente perché, come tutti i tessuti, anche il sangue è un elemento che si rinnova costantemente e necessita di un apporto costante di nuove cellule.
I globuli rossi ad esempio hanno una vita che non supera i 4 mesi e quando invecchiano vanno distrutti e sostituiti con globuli nuovi. Se il midollo smette di produrli si va incontro a anemie gravissime. Quindi deve essere attivo tutta la vita.
Rinnovamento e Attività sono i due principi vitali che ci faranno da guida nella comprensione e nella terapia della osteoporosi.
2_ Non solo perdita di sali minerali
L’osteoporosi non è solo una perdita della massa minerale delle nostre ossa ma anche un deterioramento della struttura stessa del tessuto osseo, che prende il nome di osteomalacia.
Le conseguenze sono un aumento della fragilità del nostro scheletro e del rischio di fratture. Un pensiero che fa vivere in allarme le persone e spinge, soprattutto l’anziano, a limitare sempre più i propri movimenti, peggiorando in tal modo la condizione osteoporotica.
Nel caso la perdita ossea sia limitata si parla di Osteopenia e non di osteoporosi.
3_ L’osso parte integrante del sistema miofasciale
L’osso è un tessuto connettivo e – nella visione osteopatica che facciamo nostra – è parte integrante del Sistema miofasciale.
Il sistema della ‘fasce’ forma una rete che avvolge, sostiene e collega tutte le unità funzionali del corpo-muscoli, ossa, articolazioni, organi interni.
Non solo sostiene ma è uno strumento di intensa comunicazione tessutale e è mezzo di costanti scambi metabolici e informazionali.
4_ L’osso è un miracolo architettonico!
Deve essere solido per sostenere il corpo. ma al tempo stesso leggero per non rendere il nostro fisico troppo pesante.
Le fibre connettivali si dispongono in modo da creare una fitta rete di trabeccole disposte in modo tale da rendere l’osso resistente e performante in tutte le direzioni dello spazio. Al tempo stesso debbono rimanere elastiche.
Elasticità è il requisito principe di ogni tessuto, dell’osso in particolare in quanto può resistere meglio a traumi e trazioni di vario tipo.
I bifosfonati, farmaci considerati di elezione nell’osteoporosi, tendono a addensare l’osso, che apparirà più compatto, ma improvvidamente meno elastico.
5: Tensegrità è la caratteristica bio meccanica che l’osso esprime al massimo grado
È un termine ingegneristico che indica un insieme di «tensione» e «integrità» (o coesione).
Una struttura ad esempio che, grazie alla tensegrità può svettare verso il cielo è la Tour Eiffel. Alta 330 metri, fu progettata dall’ingegnere Gustave Eiffel, ispirato proprio dallo studio di un femore umano
(Nota 1)
Tensegrità è un termine ingegneristico coniato dall’ingegnere Richard Buckminster Fuller per indicare un insieme di “tensione” e “integrità” (o coesione).
Si tratta di una proprietà attribuita agli oggetti i cui componenti usano trazione e compressione in modo combinato, al fine di fornire loro stabilità e resistenza.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Tensegrit%C3%A0
Gustavo Eiffel: https://tech.everyeye.it/notizie/torre-eiffel-segreti-struttura-capolavoro-ingegneristico-725357.html
6_ Proteine, non solo sali minerali!
Se l’osso è un tessuto connettivale il Collagene e altre proteine sono parte integrante della sua struttura e del suo funzionamento
Ne deduciamo che l’osteoporosi non riguarda solo la demineralizzazione ma anche l’impoverimento proteico.
Quante persone, soprattuto anziane, ma non solo, hanno una dieta carente in proteine? L’apparato muscolo-scheletrico è spesso il più colpito da diete carenti in quanti in caso di deficit nutrizionali il corpo va a rifornirsi proprio dalle strutture che hanno maggiore disponibilità di nutrienti, ossia muscoli e ossa.
L’alimentazione è quindi tra le prime cose da indagare nel paziente Osteoporotico. Prima di dare farmaci pensiamo a come migliorare l’assunzione delle tante componenti ossee.
7_ ll tessuto osseo è anche la nostra riserva principale di sali minerali
Calcio e fosforo sono i principali, ma non dimentichiamo magnesio, potassio, ferro, zinco, manganese, rame, cromo, boro, molibdeno, iodio, selenio, alcuni presenti solo in tracce, ma comunque importanti catalizzatori.
8_ Non solo calcio!
Dunque dare solo calcio come integratore insieme alla VIT D3 è un non senso!
Primo perché il calcio è ovunque negli alimenti, biodisponibile, e non solo in latte e latticini.
Secondo perché il calcio in eccesso può depositarsi là dove non deve (esempio vasi sanguigni, creando rigidità e ostruzioni).
Terzo perché rischiamo di non compensare il deficit di altri minerali importanti
Val meglio utilizzare integratori più completi o semplicemente l’alga Kleimath, che contiene in traccia tutti gli oligoelementi in forma bio disponibile.