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Il sistema antiossidante _1
La risposta biologica allo Stress ossidativo
Dott. Giovanni Marotta
Siamo di fronte a un paradosso: noi umani e moltissimi esseri viventi sul pianeta viviamo di ossigeno ma l’O2 è una molecola molto reattiva che, abbiamo visto, può fare danni.
Per evitare che vengano danneggiate strutture vitali quali membrane, mitocondri, DNA, enzimi, insomma tutto ciò che è proteico e lipidico, ogni organismo si è dotato di sistemi di difesa complessi nei quali molte molecole agiscono in grande sinergia per prevenire il formarsi dei radicali liberi o rimuoverli al più presto se si formano. È il sistema degli antiossidanti.
Vi sottolineo il concetto di sistema e di sinergia perché ha risvolti precisi per la salute ma anche economici per le nostre tasche. Nel senso che il mercato è inflazionato di integratori di antiossidanti, ma quanti e quali sono utili davvero? Mi riferisco ai soli integratori di antiossidanti e non a tutti gli integratori. Faremo una disamina più approfondita nei prossimi articoli.
Il sistema degli antiossidanti
Le sostanze antiossidanti in natura esistono a decine di migliaia e molte sono ancora sconosciute. Un solo buon bicchiere di vino rosso ne conterrà qualche migliaio!
Poi ci sono le molecole che il nostro organismo produce autonomamente tipo Glutatione, SOD, coenzima Q10… fondamentali, anche esse numerose.
Tutte queste molecole agiscono aiutandosi reciprocamente come una grande squadra!
Sono utilissimi, direi indispensabili per una buona qualità di vita, ma gli studi fatti sull’assunzione di integratori per verificare il loro apporto positivo in diverse patologie non hanno avuto il riscontro sperato. Anzi in qualche caso un effetto contrario. Mentre in studi dove la funzione antiossidante era affidata a porzioni di frutta e verdura i risultati erano migliori.
Gli studi in realtà – condizionati dal concetto imperante in farmacologia del principio attivo e non del fito-complesso – hanno sperimentato una sola sostanza antiossidante alla volta, del tutto isolata dal suo contesto sistemico, o una serie di antiossidanti ma assemblati in numero limitatissimo, come avviene peraltro negli integratori in commercio. Peraltro spesso le sostanze non erano – e non sono attualmente, specie nelle formulazioni a basso costo che girano su internet, di derivazione naturale – bensì di sintesi chimica (esempio acido ascorbico chimico invece di VIT C estratta da agrumi o altri frutti).
Un esempio di sperimentazione monotipo
Con la VIT E, che è stata considerata preventiva di problemi cardiaci, come in effetti è, sono stati effettuati ampi studi arruolando migliaia di sperimentatori per anni, con risultati nulli, se non contrari e la supplementazione preventiva con VIT E è stata quindi abbandonata da tutti i medici.
Ne parla questa meta analisi su Pub Med https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12814711/
La VIT E sperimentata era alfa tocoferolo, in quanto la frazione di VIT E più facilmente assorbibile dal nostro organismo. In realtà, a parte la mancanza di qualsiasi corredo sistemico come avverrebbe in ogni fito complesso in Natura, la VIT E stessa è un sistema articolato fatto di 8 sottotipi: 4 tocoferoli e 4 toco-trienoli. Sembrerebbe che proprio i toco-trienoli svolgerebbero le migliori azioni preventive. Ma sono rimasti fuori dalla sperimentazione!
Anche i prodotti di supplementazione in commercio sono quasi tutti di alfa-tocoferolo. Leggere le etichette!
Difetti delle sperimentazioni
Inoltre le vitamine antiossidanti per eccellenza tipo VIT A, C, E sono state sperimentate a alte dosi, ben al di sopra della loro quantità fisiologica.
È come se, mentre ascoltiamo una grande orchestra – tanto più apprezzabile quanto ogni strumento riesce a creare un’armonia unica – a un certo punto un solo strumento potente tipo un trombone si mettesse a suonare sopra tutti gli altri!
Invece è il sapiente gioco di tutti gli orchestrali e del direttore che li conduce che ricrea costantemente l’equilibrio armonico tra tutte le componenti dell’orchestra.
Come servirci dell’azione positiva degli antiossidanti
Questo è un messaggio chiaro di come servirci realmente delle potenzialità preventive e riparative del sistema degli antiossidanti
Utilizzando una metafora calcistica avete mai visto una squadra vincere utilizzando solo due o tre calciatori? È il gioco di squadra a vincere. Per gli antiossidanti dobbiamo cercare la sinergia della Natura. Gli antiossidanti esogeni, presenti in ogni pianta e in ogni parte di essa, nelle foglie come nelle radici e nei frutti, affiancano i nostri meccanismi di difesa.
Se li utilizziamo con questa modalità gli antiossidanti possono diminuire il rischio di sviluppare malattie infettive e degenerative (cardiovascolari, malattie neurologiche, tumori, maculopatie e altre patologie invalidanti)
Stress ossidativo e Osteoporosi
Sono stati publicati diversi studi sull’azione positiva di vari antiossidanti nel migliorare l’osteoporosi e il rischio di frattura.
Miglioramenti sono stati riscontrati con assunzioni di Beta caroteni, dei tocotrienoli della VIT E, di Lycopene.
Qui si apre un altro discorso importante. È mai possibile che il pensiero medico, da un punto di vista di terapie naturali, si fermi alla prescrizione di VIT D e di calcio, in alte dosi, peraltro rivelatisi potenzialmente dannosi se in concentrazione elevata nel sangue? Per proporre anabolizzanti non privi di rischi.
Il problema dell’Osteoporosi è certamente multi fattoriale e va inquadrato in un ottica sistemica. Il supporto verrà non solo da quel tale o talaltro ossidante ma dall’apporto sinergico delle decine di migliaia di sostanze che ci offre la Natura e che troviamo assolutamente bio disponibili in ogni tipo di frutta e verdura, ma anche nei cereali purché non deprivati del loro guscio esterno.
Poi dieteticamente si potrà scegliere se, ad esempio, mangiare più carote (beta carotene) o salsa di pomodoro (Lycopene), mentre i tocotrienoli si trovano in alcuni alimenti vegetali poco diffusi come l’olio di crusca di riso, l’olio d’orzo, l’olio di germe di grano e il discusso olio di palma, che sta causando deforestazione. Interessante un frutto dell’America Latina l’annatto (bixa orellana). l’olio di annatto è ricco di tocotrienoli ma – come volevasi dimostrare – anche di un ‘concerto’ di antiossidanti: beta carotene, flavonoidi e vitamina C, nonché oli essenziali, acidi grassisaturi e insaturi.
Il problema dell’industria alimentare e della raffinazione
Purtroppo è invalsa la perniciosa abitudine di raffinare i cibi per poi vendere a parte le componenti nutritive degli involucri esterni, oggi vieppiù sotto forma di pastigliaggio.
Il risultato è che la dieta ordinaria è deprivata di sostanze nutritive e difensive importanti mentre lievita il mercato della integrazione.
Per ricordare
La protezione fornita da un antiossidante non dipende dalla sua presenza in concentrazioni elevate, ma soprattutto:
1. dalla sua bio disponibilità- dunque escludiamo il chimico
2. certamente dalle sue capacità di reagire a determinati radicali liberi (vedi nota 1, interessante perché l’azione antiossidante riguarda la prima patologia per diffusione in Occidente, cardiaca e vascolare).
3. la perfetta armonia e sinergia con i più che numerosi antiossidanti con cui condivide la partita ossidativa.
4. l’uso migliore è quello di una alimentazione ricca, in buona parte integrale, variatissima che offra la maggiore disponibilità di antiossidanti.
Importanza di alcuni integratori
Est modus in rebus è il nostro motto!
Quanto scritto vuole stimolare il più possibile l’attuazione di una dieta sana e ricca, non stra-abbondante di grassi, zuccheri e proteine ma di tutti i principi vitali utili alla salute, vitamine e antiossidanti in primis.
Il che non vuol dire demonizzare alcune mirate possibilità di integrazione.
Ad esempio oggi che, per molti motivi, ci si espone meno all’irradiazione solare, necessaria per attivare nella nostra pelle la formazione di VIT D3, occorre provvedere alla carenza diffusa di questa importante vitamina
Discorso analogo per la VIT K2 ben presente in alcuni Fermentati tipo il Nattó giapponese, difficilmente palatabili in Occidente.
Così per molte piante e molecole il cui utilizzo ha dimostrato di valere una maggiore concentrazione del prodotto e come integrazione sono utilissime: esempio ginkgo biloba, tutta la Micoterapia, molti bioflavonoidi e tantissimi rimedi fitoterapici.
Il senso di questo articolo è riavvicinare ogni persona a ciò che nutre e fa bene.
Teniamo presente che ortaggi, frutti, verdure, semi, chicchi, germogli, oli, provenienti da suoli ricchi e da una coltivazione rispettosa delle condizioni naturali sono la nostro fonte di Salute quotidiana.
L’invito caldissimo è, prendiamo degli ottimi integratori ma:
1. utilizziamo la ricchezza dell’alimentazione di prodotti ben coltivati! Da produttori conosciuti, se possibile, freschi o ben trasformati (tipo di cottura, buona conservazione, estrazioni e succhi senza zuccheri aggiungi, fermentati, essiccati etc.).
2. recuperare un sapere antico di come si sapevano curare disturbi importanti o si riusciva a rinforzarsi o a depurarsi e fare degli ottimi Detox stagionali, utilizzando frutti, ortaggi, verdure, alberi, che tradizionalmente si piantavano o si coglievano vicino casa, denominando il tutto: "la farmacia del Signore".
3. recuperiamo l’uso di erbe in decotto e in tisane (ricche peraltro di bioflavonoidi antiossidanti). Esempio the verde, frutti di bosco, e tante altre erbe.
4. utilizziamo le erbe alimurgiche, le famose Misticanze con erbe di campo se qualche erbivendolo le porta al mercato e, meglio ancora, facciamo la ‘spesa gratis’ raccogliendo erbe spontanee, dove è possibile: in un orto o in un giardino proprio o di amici, in un campo non polluito. Una buona guida su come raccogliere erbe spontanee: https://www.boscodiogigia.it/erbe-spontanee.
Proporremo nei prossimi articoli la conoscenza degli antiossidanti principali provenienti dalla Natura (esogeni) e poi di quelli endogeni prodotti dal nostro organismo.
(Nota 1)
Esempi di uno studio che ha testato vari antiossidanti. Vai a: https://scitechdaily.com/key-micronutrients-study-identifies-supplements-that-benefit-cardiovascular-health/.
I ricercatori hanno esaminato studi di intervento randomizzati e controllati che hanno valutato 27 diversi tipi di integratori antiossidanti. Hanno trovato prove evidenti che molti offrivano benefici cardiovascolari. Questi includevano l’acido grasso Omega-3, che ha ridotto la mortalità per malattie cardiovascolari; acido folico, che ha ridotto il rischio di ictus; e il coenzima Q10, un antiossidante talvolta commercializzato come CoQ10, che ha ridotto la mortalità per tutte le cause. Anche l’acido grasso Omega-6, la L-citrullina, la L-arginina, la quercetina, la melatonina, la curcumina, la vitamina D, lo zinco, il magnesio, l’acido alfa-lipoico (ALA), la catechina, il flavanolo e la genisteina hanno dimostrato di ridurre il rischio cardiovascolare.
Non tutti gli integratori erano utili. La vitamina C, la vitamina D, la vitamina E e il selenio non hanno mostrato alcun effetto sugli esiti di malattie cardiovascolari a lungo termine o sul rischio di diabete di tipo 2. E gli integratori di beta carotene hanno aumentato la mortalità per tutte le cause.