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Il Sistema degli antiossidanti _2
I Polifenoli e i Bioflavonoidi
Dott. Giovanni Marotta
Un gruppo vastissimo di sostanze antiossidanti è quello dei Polifenoli. Finora sono stati identificati oltre 8.000 Polifenoli. I flavonoidi sono un sottogruppo dei Polifenoli e sono ulteriormente suddivisi in: flavoni, flavonoli, flavanoni, flavanonoli, flavanoli (flavan-3-oli), antociani, calconi.
I nomi chimici possono sembrare ostici ma sono realtà che percepiamo a occhio ogni giorno e ci danno gioia! Il colore dei fiori, dei frutti, degli ortaggi!
Ad esempio le antocianine (fiore blu dal greco antos che vuol dire fiore e cianos che indica il colore blu) sono presenti in tutti i frutti che vanno da tutti i toni dal rosso al violetto e al blù (dai lamponi, ribes, fragole, mirtilli, more, melanzane e tanti altri) nonché il colore malva dei fiori omonimi e … il colore delle foglie d’autunno…
Bioflavonoidi
Flavus in latino vuol dire giallo. E li troviamo in natura nelle componenti delle piante che vanno dal giallo all’arancio.
Quella dei flavonoidi è una vasta classe di composti naturali del mondo vegetale che comprende più di 6.000 differenti molecole! Sono metaboliti secondari delle piante, ogni pianta produce i suoi, di grandissima importanza sia per la vita delle piante stesse che per noi che ne usufruiamo.
Una volta poco considerati in campo medico, attualmente sono oggetto di approfondita ricerca per varie patologie.
Si trovano nella frutta e nella verdura, in ogni parte della pianta: frutti, semi, foglie, rizomi, radici e cortecce e nei liquidi che traiamo da esse: thè, vino rosso, sidro, succhi, fermentati, etc.
Attività biologiche dei Bioflavonoidi
I Bioflavonoidi sono in grado di esercitare svariate attività biologiche che risultano utilissime alla nostra salute.
Furono scoperti dallo scienziato ungherese Albert Szent-Gyorgyi, lo scopritore della vitamina C (premio Nobel nel 1937), il quale osservò che i Bioflavonoidi hanno un effetto sinergico con la vitamina C.
Sinergia è la parola chiave quando parliamo di antiossidanti!
Ruolo dei Flavonoidi o Bioflavonoidi nelle Piante
Danno il colore a piante, fiori e frutti, un colore che le faccia sembrare “appetitose” per insetti e animali. Li conosciamo bene anche noi! Peperoni dal giallo al rosso al verde, tanti frutti rossi, melanzane e more violette … è una sinfonia di colori!
Non tutti i flavonoidi sono visibili all’occhio umano, ma assorbano lo spettro UV e gli insetti sono capaci di percepirli, per cui spesso tali flavonoidi si dispongono al centro del fiore e segnalano la "pista di atterraggio", così l’insetto va direttamente al polline, se ne impregna e lo porta in giro a fecondare piante della stessa specie.
Le piante, nella loro immobilità, con la loro intelligenza hanno trovato modalità di comunicazione a distanza interessanti: uno è quello di fare incontrare i loro semi attraverso insetti che li trasportano o tramite gli animali che le mangiano e li defecano altrove.
I Flavonoidi proteggono le piante dai raggi solari in eccesso, in particolare dalle radiazioni ultra violette. Ma anche dal gelo e dalla siccità.
È immediato pensare come sia importante per noi consumare frutta e verdura per nutrirci di tutti quei tipi di flavonoidi che proteggano anche noi dalle radiazioni solari in eccesso!
Esistono ricerche in questo campo. Vedi tesi sulla protezione antiossidativa anche dalle radiazioni ultraviolette: https://www.research.unipd.it/handle/11577/3427556.
I Bioflavonoidi proteggono le piante anche dai patogeni: funghi, insetti, parassiti, microorganismi batterici e virali. Agiscono come veicoli di informazione nel tessuto vegetale e come regolatori del ciclo cellulare. Sono implicati nella sintesi dell’azoto.
I Polifenoli in generale agiscono anche a livello gustativo e visivo: i flavononi sono responsabili del gusto amaro del pompelmo, i tannini dell’astringenza di vari frutti (buccia e semini dell’uva) e le antocianine del colore dei frutti rossi etc.
Attività Biologica dei Bioflavonoidi nell’Uomo
Le azioni benefiche sono numerose. Hanno importanti attività antiossidanti, per cui proteggono le cellule dall’invecchiamento e dalla morte. Riducono le tendenze infiammatorie: sono essenziali per la protezione dall’ossidazione della Vitamina C e di tutti gli altri antiossidanti con cui svolgono azione sinergica.
Bioflavonoidi e microcircolazione
Alcuni Bioflavonoidi sono noti per le attività protettive e rinforzanti nei confronti dei capillari e del microcircolo: aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità, proteggono dalle emorragie e dalle rotture dei vasi.
Ricercatori dell’Università della Florida, hanno scoperto che i Bioflavonoidi, particolarmente alcuni contenuti negli agrumi, sono agenti naturali efficaci contro la trombosi. Ciò è risultato da esperimenti in provetta, sugli animali e sul sangue umano.
I Bioflavonoidi, ed in particolare gli antocianosidi del mirtillo, hanno anche efficacia contro i disturbi della visione: possono migliorare la visione crepuscolare e ridurre i fenomeni di abbagliamento. Possono servire contro i disturbi della retina di origine ipertensiva e diabetica, e nella miopia evolutiva. Utili nelle maculopatie.
Proteggono il fegato e la mucosa dello stomaco
Ostacolano le infezioni microbiche, svolgono attività antivirale: l’azione più marcata si ha contro i virus della poliomielite, dell’epatite A e B, dell’influenza e dell’HIV.
Possono avere un ruolo antiallergico.
I Bioflavonoidi sono molto importanti per le donne che soffrono di problemi mestruali es Lampone.
Molte ricerche sono in atto per comprenderne una potenziale attività antitumorale.
I Bioflavonoidi più conosciuti sono la quercetina, la rutina, l’esperidina, la naringina, la baicalina, il pycnogenolo, il resveratrolo, la polidatina, la mangiferina e tanti altri.
La Quercetina, Esperidina, Polidatina ci interessano molto da vicino per la loro azione antivirale.
Gli alimenti più ricchi di polifenoli: tè (verde o nero), uva, soia, frutti rossi (ribes nero, mirtillo, ciliegie…).
Gli alimenti più ricchi di quercetina: capperi (181 mg /100 g), peperoncino piccante giallo e crudo (51 mg/100 g), cacao in polvere e cipolla rossa cruda (20 mg/100 g), mirtillo (18 mg/100 g), ribes nero (6 mg/100 g), mela cruda con la buccia (4,4 mg /100 g), broccolo crudo (3,2 mg/100 g).
Gli alimenti più ricchi di catechine: tè verde (65,7 mg/100 ml), tè nero (49,5 mg/100 ml).
Gli alimenti più ricchi di antocianine: melanzana (750 mg/100 g), ciliegie (350-400 mg/100 g), mirtilli e ribes (80-420 mg/100 g), more (115 mg/100 g), uva rossa (30-750 mg/100 g).
Alimenti più ricchi di resveratrolo: uva del vitigno del pinot nero (fino a 11,9 mg/l e in media, 5,4 mg/l).
I cachi sono “campioni di Polifenoli”, con 1 g di polifenoli ogni 100 g di frutto.
Diversamente dalle Vitamine, i Polifenoli non sono sensibili all’ossidazione né alla luce, quindi si conservano bene anche dopo la cottura.
Mischiarli con proteine animali (latte, uova, formaggi, etc.) non piace ai Polifenoli! Sono molecole soggette alla polimerizzazione e alla precipitazione e se avviene questo processo non sono più assimilabili dal nostro intestino. In seguito a questa reazione, si trasformano in depositi visibili all’interno dei recipienti.
Parlare dei Bioflavonoidi non basterebbero centinaia di articoli. Il consiglio è di consumarne in abbondanza tramite i frutti e gli ortaggi di stagione, (anche essiccati fuori stagione), tramite the e decotti, semi germogliati, succhi e marmellate realizzati con pochissimi zuccheri aggiungi, per non incorrere in innalzamenti glicemici. Piccole quantità ripetute nella giornata, a ogni pasto e tramite del the verde o tisane ai frutti di bosco al esempio.
In caso di problemi specifici, ad esempio circolatori, visivi, etc, si può ricorrere a Bioflavonoidi specifici concentrati come integratori (esempio mirtillo, ginkgobiloba, biancospino, etc)
Ma ricordiamo che la Salute nasce da piccole, semplici azioni costanti, quotidiane.